Strizzai gli occhi, sicuro che mi avesse preso per un pazzo. Ci frequentavamo da poco più di un mese, doveva essere impossibile che ci fossimo innamorati, eppure io mi sentivo in quel modo... Sollevai le palpebre quando sentii le sue mani sul mio volto. "Anch'io ti amo." Lo fissai dritto in quelle iridi così limpide e sincere e, per un attimo, mi sentii come se potesse vedermi dentro, come se potesse scorgere tutti i lati della mia vita, del mio passato, dei miei sentimenti più nascosti. Senza vestiti non mi ero mai sentito nudo come il quel momento. Sentii gli occhi lucidi, ma non avrei pianto, non lo facevo mai, anche se mi sentivo come se fossi lì lì per farlo. Lasciai che le mie braccia si rilassassero e le mie dita gli sfiorassero le spalle, delicate, per poi arrivare sulle sue mani. «Non ferirmi, non tu.» sussurrai, sottintendendo ciò che pensavo, ma sicuro che potesse capirlo: lui era l'uomo per me. Era successo qualcosa, quella sera, anche se non avrei saputo dire cosa, come, quando o perchè... Fatto stava che mi sentivo cambiato, dentro. Ero pronto a ricominciare da capo, di nuovo, di buttarmi anima e corpo in un'altra relazione che speravo non finisse, stavolta. Ed ecco che mi tornò la voglia di fare l'amore con lui. Piano, però, con estrema dolcezza e passione, senza nessuna barriera, mentre stringevo le sue dita fra le mie e lo guardavo negli occhi, come se fosse la prima volta in assoluto.
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